mercoledì 23 settembre 2009

Crediti e debitori.

Beh.
Direi che dopo 6 mesi di merda, più uno non contrattualizzato, direi che è il momento di chiedere il conto.
Il banchetto è finito, è ora di chiudere la festa, arriva la polizia.. e la gente che fino ad ora si è divertita a cagare fuori dalla tazza.. ora si farà un importante esamino di coscienza.
Gente che si è divertita come iene attorno ad una carcassa, che l'hanno spolpata fino all'ultimo brandello di carne e di coscienza. Gente che dietro una maschera così sopraffine, così ipocritamente empatica.. nascondeva un rete di parole non dette, mezza verità e piene balle, un piano architettato alla perfezione - come si crede, d'altronde, la protagonista stessa della pièce - per metterla nel culo in grande stile.
Alle spalle. Un'infame.
In gioco, purtroppo, c'era tanto. Volendo, nolendo, fingendo, trascurando, stancandosi, incazzandosi, provando cose impossibili, parlando e parlando, piangendo polistirolo e seminando veleno tutt'intorno.
Cosa resta?
Le cose si fanno in due, sempre.
Non accusarmi, non ne hai nè la facoltà.. nè la faccia. Nemmeno la dignità t'è rimasta.
Sempre se l'hai mai avuta, s'intende.
Ora vediamo.
Chiamami, chiamami incazzata. Disperata. Furibonda. Con quella faccia di cazzo e la voce da attrice di Hollywood. Ti risponderò con un secco "fanculo".
E chi l'avrebbe mai detto.

Ciao, stronza.

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