...e balliamo a piedi nudi
con la musica alla radio
in questa casa che io amo in ogni angolo...
lunedì 16 novembre 2009
lunedì 12 ottobre 2009
Considerazioni serali.
-5o... eddaje...
quando passano 50 giorni?
50 giorni possono essere niente, come essere decenni...
e poi BYE BYE stronze...
***
per la serie.. quando NON GUARDO IN FACCIA MANCO A MIA MADRE...
per la serie.. quando la correttezza è un optional.. e la scorrettezza la bandiera dei fregnoni...
per la serie..
in fondo, io e te non abbiamo nulla da spartire. non abbiamo MAI avuto nulla da spartire. mi meraviglio di come possiamo ancora uscire insieme. parlando del NULLA.
per la serie.. sono uno zerbino e mi piego a 90..
per la serie.. guardo solo ai cazzacci miei, il resto è niente..
per la serie.. VA' A MORI AMMAZZATO.
***
ma vogliamo parlare del ROCCHENROLLE?
quello tanto sbandierato dai lancianesi come unica e suprema forma di trasgredire.. quello che viene eretto a simbolo del "iosotuttodimusicaperchèIOm'ascoltolamusicafregna:Strokes,Jet,Oasis,PinkFloyd,..." (e tanti altri cessi ambulanti...), quello per cui non si guarda in faccia a nessuno, e ci si arrampica sugli specchi messi davanti la verità.
mio caro Stefano, non posso non incazzarmi.
basta con sta storia che devo passare sempre per l'unica pazza alla quale le girano le palle. basta.
perchè se si è troppo buoni si rischia di cadere nella categoria FESSI, se si è troppo permissivi la gente ti calpesta, se si è troppo comprensivi l'unico risultato è che si viene solo presi per il culo.
non me l'avrebbero mai detto. MAI.
solo perchè c'è stato uno sputtanamento tale da metterli in difficoltà.
cacciargli la verità da quelle bocche fetenti e venire a sapere trucchetti, giochetti messi in atto scorrazzando noncuranti, come maiali nel fango.
miei cari, per il culo non mi prendete.
ho capito benissimo l'antifona, prenderò i giusti provvedimenti.
a ssunà nghe le guagliunitt' de 17 anne, ijè lu sogne de tutt' li langianis' angor e ppe sembre 'nfugnate alloc'abballe pe' le fratte: tra Paone, la stazione, la Jimi Hendrix e la 167.
bravi. bravi i cazzoni. bravi gli stronzi.
adieu
quando passano 50 giorni?
50 giorni possono essere niente, come essere decenni...
e poi BYE BYE stronze...
***
per la serie.. quando NON GUARDO IN FACCIA MANCO A MIA MADRE...
per la serie.. quando la correttezza è un optional.. e la scorrettezza la bandiera dei fregnoni...
per la serie..
in fondo, io e te non abbiamo nulla da spartire. non abbiamo MAI avuto nulla da spartire. mi meraviglio di come possiamo ancora uscire insieme. parlando del NULLA.
per la serie.. sono uno zerbino e mi piego a 90..
per la serie.. guardo solo ai cazzacci miei, il resto è niente..
per la serie.. VA' A MORI AMMAZZATO.
***
ma vogliamo parlare del ROCCHENROLLE?
quello tanto sbandierato dai lancianesi come unica e suprema forma di trasgredire.. quello che viene eretto a simbolo del "iosotuttodimusicaperchèIOm'ascoltolamusicafregna:Strokes,Jet,Oasis,PinkFloyd,..." (e tanti altri cessi ambulanti...), quello per cui non si guarda in faccia a nessuno, e ci si arrampica sugli specchi messi davanti la verità.
mio caro Stefano, non posso non incazzarmi.
basta con sta storia che devo passare sempre per l'unica pazza alla quale le girano le palle. basta.
perchè se si è troppo buoni si rischia di cadere nella categoria FESSI, se si è troppo permissivi la gente ti calpesta, se si è troppo comprensivi l'unico risultato è che si viene solo presi per il culo.
non me l'avrebbero mai detto. MAI.
solo perchè c'è stato uno sputtanamento tale da metterli in difficoltà.
cacciargli la verità da quelle bocche fetenti e venire a sapere trucchetti, giochetti messi in atto scorrazzando noncuranti, come maiali nel fango.
miei cari, per il culo non mi prendete.
ho capito benissimo l'antifona, prenderò i giusti provvedimenti.
a ssunà nghe le guagliunitt' de 17 anne, ijè lu sogne de tutt' li langianis' angor e ppe sembre 'nfugnate alloc'abballe pe' le fratte: tra Paone, la stazione, la Jimi Hendrix e la 167.
bravi. bravi i cazzoni. bravi gli stronzi.
adieu
domenica 11 ottobre 2009
Dedicated to Miss Perfection & Suor Maria Elisa da Cagliari
Vabbè.
Ore 4.57.
Quindi?
Non mi verrete a dire che sono una bamboccia.
Non mi verrete a dire che sono una nullafacente.
E' che io, al contrario vostro, VIVO.
Ore 4.57.
Quindi?
Non mi verrete a dire che sono una bamboccia.
Non mi verrete a dire che sono una nullafacente.
E' che io, al contrario vostro, VIVO.
lunedì 5 ottobre 2009
mercoledì 23 settembre 2009
Crediti e debitori.
Beh.
Direi che dopo 6 mesi di merda, più uno non contrattualizzato, direi che è il momento di chiedere il conto.
Il banchetto è finito, è ora di chiudere la festa, arriva la polizia.. e la gente che fino ad ora si è divertita a cagare fuori dalla tazza.. ora si farà un importante esamino di coscienza.
Gente che si è divertita come iene attorno ad una carcassa, che l'hanno spolpata fino all'ultimo brandello di carne e di coscienza. Gente che dietro una maschera così sopraffine, così ipocritamente empatica.. nascondeva un rete di parole non dette, mezza verità e piene balle, un piano architettato alla perfezione - come si crede, d'altronde, la protagonista stessa della pièce - per metterla nel culo in grande stile.
Alle spalle. Un'infame.
In gioco, purtroppo, c'era tanto. Volendo, nolendo, fingendo, trascurando, stancandosi, incazzandosi, provando cose impossibili, parlando e parlando, piangendo polistirolo e seminando veleno tutt'intorno.
Cosa resta?
Le cose si fanno in due, sempre.
Non accusarmi, non ne hai nè la facoltà.. nè la faccia. Nemmeno la dignità t'è rimasta.
Sempre se l'hai mai avuta, s'intende.
Ora vediamo.
Chiamami, chiamami incazzata. Disperata. Furibonda. Con quella faccia di cazzo e la voce da attrice di Hollywood. Ti risponderò con un secco "fanculo".
E chi l'avrebbe mai detto.
Ciao, stronza.
Direi che dopo 6 mesi di merda, più uno non contrattualizzato, direi che è il momento di chiedere il conto.
Il banchetto è finito, è ora di chiudere la festa, arriva la polizia.. e la gente che fino ad ora si è divertita a cagare fuori dalla tazza.. ora si farà un importante esamino di coscienza.
Gente che si è divertita come iene attorno ad una carcassa, che l'hanno spolpata fino all'ultimo brandello di carne e di coscienza. Gente che dietro una maschera così sopraffine, così ipocritamente empatica.. nascondeva un rete di parole non dette, mezza verità e piene balle, un piano architettato alla perfezione - come si crede, d'altronde, la protagonista stessa della pièce - per metterla nel culo in grande stile.
Alle spalle. Un'infame.
In gioco, purtroppo, c'era tanto. Volendo, nolendo, fingendo, trascurando, stancandosi, incazzandosi, provando cose impossibili, parlando e parlando, piangendo polistirolo e seminando veleno tutt'intorno.
Cosa resta?
Le cose si fanno in due, sempre.
Non accusarmi, non ne hai nè la facoltà.. nè la faccia. Nemmeno la dignità t'è rimasta.
Sempre se l'hai mai avuta, s'intende.
Ora vediamo.
Chiamami, chiamami incazzata. Disperata. Furibonda. Con quella faccia di cazzo e la voce da attrice di Hollywood. Ti risponderò con un secco "fanculo".
E chi l'avrebbe mai detto.
Ciao, stronza.
sabato 19 settembre 2009
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